Sento bussare alla porta da qualche giorno, mi capita continuamente.
Mi volto di scatto, vado a controllare, ma alla porta non c'è mai nessuno.
Ma io ho sentito bussare, ne sono certa...
Sarete voi, mille domande, a bussare alla mia porta?
Oppure voi, mille risposte?
Per alcune cose della mia vita non trovo soluzione: cerco risposte, mi riempio di ansie inutili, di domande incalzanti, ma nulla da fare, brancolo nel buio.
Dove trovare la pazienza per ciò che nel mio cuore non ha ancora trovato soluzione?
Si, è vero, cerco risposte, ma molto spesso se le avessi non sarei pronta ad accoglierle. Lo ammetto.
E allora giro a vuoto, inquieta.
Un piccolo seme è stato messo nel mio terreno, questo lo so.
Quel piccolo seme è per me fonte di gioia ma anche di inquietudine. Stasera durante la Messa riflettevo su questo.
Un seme, dieci semi, un centinaio, un migliaio di semi sono stati piantati quotidianamente nel mio giardino.
Il seme è lo stesso, ma il terreno no, mi hai detto tu stamattina al mio risveglio, carissimo amico mio.
E allora ho capito.
Ho capito dove trovare la pazienza per le cose irrisolte. Ho capito che quei semi non scadono mai e che prima o poi germoglieranno se renderò il mio terreno meno arido e più accogliente. Ho capito che Dio si prende cura di me, come fa con i gigli nei campi, che non tessono, non filano e non si preoccupano delle loro vesti... e che le loro vesti sono più belle, più splendenti di quelle di un gran re...
Insomma, ho capito che ad avere paura di vivere, si perde solo tempo prezioso.
Ho capito che anche tu sei un piccolo seme piantato nel mio giardino.
Chissà, forse eri tu che bussavi alla mia porta?
Se è così... che Dio ti benedica.*