mercoledì 9 dicembre 2009

Once at least in his life each man walks with Christ to Emmaus.


Oscar Wilde (uno dei miei scrittori preferiti) parla di Cristo e di San Francesco nella sua splendida lettera "De profundis":


There is something so unique about Christ. Of course just as there are false dawns before the dawn itself, and winter days so full of sudden sunlight that they will cheat the wise crocus into squandering its gold before its time, and make some foolish bird call to its mate to build on barren boughs, so there were Christians before Christ. For that we should be grateful. The unfortunate thing is that there have been none since. I make one exception, St. Francis of Assisi.  But then God had given him at his birth the soul of a poet, as he himself when quite young had in mystical marriage taken poverty as his bride: and with the soul of a poet and the body of a beggar he found the way to perfection not difficult.  He understood Christ, and so he became like him.  We do not require the Liber Conformitatum to teach us that the life of St. Francis was the true IMITATIO CHRISTI, a poem compared to which the book of that name is merely prose.
Indeed, that is the charm about Christ, when all is said:  he is just like a work of art. He does not really teach one anything, but by being brought into his presence one becomes something.  And everybody is predestined to his presence.   
Once at least in his life each man walks with Christ to Emmaus.



"C'é qualche cosa di così unico, in Cristo ! Certo - come ci sono delle false aurore prima dell'aurora vera e dei giorni d'inverno incredibilmente dolci di sole che ingannano il croco e gli fanno sciupare l'oro anzi tempo o spingono il troppo ingenuo uccello al canto per invitare la sua compagna a costruire un nido su delle frasche ignude - così ci furono dei cristiani avanti Cristo. E siamone loro riconoscenti. Ma il male si é che non ce ne furono più dopo di lui. Faccio un'eccezione: San Francesco d'Assisi. Ma Dio gli aveva dato sin dalla nascita un'anima di poeta ed egli stesso, nella sua prima giovinezza, aveva tolto in mistiche nozze la sua sposa Povertà; con l'anima d'un poeta e il corpo d'un mendicante, San Francesco non percorre troppo difficilmente la via della, perfezione. Egli comprese Cristo e così divenne simile a Lui. Non abbiamo bisogno del Liber conformitatun per apprendere che la vita di San Francesco é la vera Imitazione di Cristo; - poema che, comparato al Liber, non è che una prosa.
Sicuramente, il fascino di Cristo si é ch'egli é in tutto e per tutto simile ad un'opera d'arte. Non c'insegna nulla, in realtà; ma per il solo fatto d'essere condotti alla sua presenza si diventa qualcosa di più. E ciascuno di noi é predestinato a questa presenza. Almeno una volta nella sua vita, ogni uomo cammina con Cristo sino ad Emmaüs."

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