domenica 31 gennaio 2010
S. Agostino
Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi ti ho amato.
Si, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle sembianze delle tue creature.
Eri con me ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le creature
che, pure, se non esistessero in te,
non esisterebbero per niente.
Tu mi hai chiamato
e il tuo grido ha vinto la mia sordita’;
hai brillato,
e la tua luce ha vinto la mia cecita’;
hai diffuso il tuo profumo,
e io l’ho respirato, e ora anelo a te;
ti ho gustato,
e ora ho fame e sete di te;
mi hai toccato,
e ora ardo dal desiderio della tua pace.
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