Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.
Cari giovani del secolo che inizia, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale. Io prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate paura di affidarvi a lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.
(Giovanni Paolo II, Tor Vergata, 19 agosto 2000, XV Giornata Mondiale della Gioventù)
Da qualche giorno a questa parte Roma si fa più bella, si prepara per ricordare, festeggiare e accogliere un nuovo beato. Stasera alle 20 ci sarà la Veglia di preghiera al Circo Massimo, domani alle 10 la cerimonia in Piazza San Pietro.
Anche io sarò lì, puntino minuscolo in un mare di pellegrini, piccola sentinella del mattino, felicemente coinvolta in queste due giornate di grande festa e di preghiera...
Mi sento fortunata: sono nata e vivo in questa città in cui il Papa è sentito come un concittadino, uno di noi.
Quando il nuovo Papa viene eletto, in tutta la città inizia una festa di campane. La fumata bianca viene seguita da parole solenni, proclamate in latino. Poi le campane iniziano a volare, a cantare nel cielo e il loro suono si diffonde pian piano per tutta la città.
Che tu sia cristiano o no, romano o no, italiano o no, non puoi non fermarti un momento, non puoi non alzare lo sguardo, per seguire quel volo, per inebriarti di quel canto.
Quel canto annuncia che un Buon Pastore è assegnato al suo gregge, una guida importante di cui la gente ha bisogno, che gli uomini e le donne di tutto il mondo attendono.
Oggi e domani sarà un po' così per Roma e per tutti coloro che seguiranno la cerimonia di Beatificazione di Giovanni Paolo II da ogni angolo della terra.
Il mondo intero si fermerà almeno un momento e alzerà lo sguardo per partecipare al canto di gioia delle campane di Roma: il Buon Pastore sarà di nuovo tra noi.
Prepariamoci con gioia a questo evento straordinario.
3 commenti:
'Che tu sia cristiano o no, romano o no, italiano o no...' hai ragione Claudia, indipendentemente dal Credo ieri, domenica 1 maggio 2011, ognuno ha avuto la possibilità di alzare gli occhi al Cielo e di rivolgere a Lui, a Giovanni Paolo, a Lui, a Dio, la propria preghiera.
Voliamo in Alto, con il Cuore e con le Azioni quotidiane.
Amina
Grazie Claudia, molto intimo e sincero. Apprezzo.
Grazie Paolo, grazie Amina.
Da domenica ho atteso che le emozioni vissute nello scorso fine settimana si sedimentassero dentro di me, per poter scrivere altri appunti riguardo alla Beatificazione di Giovanni Paolo.
Il cuore trabocca ancora di immagini, suoni, parole. Tutto è ancora in movimento e mi fa ancora commuovere il ricordo, ogni volta che ne parlo. Anche ora che ne scrivo.
Vorrei provare a descrivere il momento in cui eravamo tutti uniti in preghiera, illuminati dalle nostre candele accese, al Circo Massimo, dopo le testimonianze di chi ha conosciuto Karol o ne è stato miracolato. Vorrei raccontare di quel fluire composto di centinaia di migliaia di pellegrini di ogni nazionalità che hanno preso posto in quello spazio così ampio, teatro di mille incontri importanti nella capitale, ma forse mai di un evento così vibrante. Vorrei poi dire delle persone che hanno trascorso la notte intera in quel Circo a pregare fino all'alba, come le sentinelle del mattino di cui parla la Sacra Scrittura... e che poi con la stessa compostezza, con la stessa gioia negli occhi, si sono avviate verso la piazza San Pietro, per assistere alla cerimonia di Beatificazione.
Infine vorrei riuscire a trasmettere l'emozione profonda vissuta nel momento in cui, all'inizio della cerimonia, è stata scoperta l'immagine di Giovanni Paolo II tra gli applausi; quel momento speciale in cui la formula di Beatificazione è stata solennemente pronunciata da Papa Benedetto XVI.
Avevo immaginato quel momento, nel mio post avevo infatti scritto che il mondo intero si sarebbe fermato un momento, per salutare il ritorno del Buon Pastore: è accaduto molto di più. Il tempo si è quasi fermato, persino il sole sembra aver brillato per un attimo molto di più del solito, l'aria era immobile. Confesso che in quei pochi minuti ho sentito scorrere le lacrime sul mio viso. Un pianto dolce il mio, di gioia e di speranza certa, quella che si prova davanti ad un piccolo miracolo che si attendeva da tempo e che non so spiegarvi con altre parole.
"Montagne e colline canteranno a Dio, alberi e foreste applaudiranno..." Tutto l’universo ha detto il suo silenzioso, rispettoso e commosso GRAZIE.
Il tempo si è fermato per salutare il nuovo Beato.
Questo ho visto con i miei occhi, questo ho sentito... ed ora è vostro perché, come sempre, abbiate negli occhi ciò che porto nel cuore*
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