sabato 3 settembre 2011

Un ballo con Gesù*

*(Sii il benvenuto: qui siamo tutti felici)*

Oggi qui a Salvador de Bahia abbiamo assistito all'ordinazione sacerdotale del nostro amico David.
Vorrei raccontarvi com'è andata ma mi è difficile perché a volte le parole sono proprio troppo povere rispetto alle emozioni che si vivono.
Comunque ci provo.
Che felicità! E quanta gente!
Tanti volti accesi come piccoli soli, hanno illuminato la città malgrado fosse sommersa da un temporale. In chiesa, solo per noi, splendeva un bel sole caldo.
Scattavo fotografie e intanto cercavo, muovendomi da un punto all'altro della chiesa, di ascoltare con attenzione le parole del Vescovo e poi quelle di David.
Ho pensato a tutti i frati che conosco, agli amici cari che ho tra loro, e anche per loro ho pregato, mentre David distendendosi a terra iniziava il momento più intenso della sua consacrazione.
I gesti della cerimonia di ordinazione mi colpiscono sempre. L'imposizione delle mani da parte di tutti i sacerdoti presenti sul capo del neo-ordinato; la sua prima benedizione, una croce segnata sulla fronte dei suoi genitori; il bacio sulle mani del nuovo sacerdote, il suo abbraccio ed eccomi qua con le lacrime trattenute a stento, un'emozione enorme condivisa, come un'onda bellissima che ti toglie il caldo e la sete. E la gioia di David era la mia gioia, pura, bambina, mi è salita in gola e non ho potuto fare a meno di tradurla con un canto, un sorriso aperto, poi una danza.
Si, una danza con Gesù, la voglio chiamare così.
Una danza semplice, due passi a destra, due a sinistra e poi una giravolta che ti fa ridere di cuore e ti fa girare la testa. Quanto tempo ha aspettato Gesù per farmi sentire così? E quanto tempo ho atteso io per sentirlo così vicino, stretto, intrecciato ai miei tessuti vitali come lo sento oggi?
Lo giuro, è vero!
Ho ballato con Gesù!

*(Deus es fiel. Sempre)*

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