"Divenne capriolo, divenne pesce, divenne uomo e serpente, nuvola e uccello. In ogni forma però era intero, era una "coppia", aveva in sé luna e sole, uomo e donna, stava come stella doppia in cielo" Grazie a Lucilla che me l'ha ricordato...)
sentirsi 'soli' e non 'coppia' è facile quando accanto a noi non c'è una persona con cui condividere un progetto comune. trovi sempre le parole migliori per guardare alla Vita da un punto di vista migliore di quello comune. grazie per condividerlo*
Amina, grazie a te. Mi dai diversi spunti su cui scrivere. Il mio post è una dichiarazione d'amore, chiara, tonda... sincera. Il mio commento è tratto dalla "Favola d'amore" di Hermann Hesse che la mia amica Lucilla mi ha ricordato proprio mentre scrivevo il mio post! Non credo sia stata una pura coincidenza... per questo ho voluto parlare di Pictor, l'uomo-albero, convinto di essere felice perché solo, libero e senza legami di nessun tipo, che poi si rende conto che la sua vita non evolve, non cambia mai. E' l'incontro con "due occhi di fanciulla" che gli fa comprendere che la sua vita, per trasformarsi e per creare, ha bisogno dell'Amore. La fanciulla nel frattempo è presa dallo stesso struggente turbamento per lui e vuole unirsi alla solitudine di Pictor: si siede ai piedi dell'albero. Il loro desiderio si avvera: Pictor la prende con sè ed è così che si trasforma - PICTORIA! Vittoria! - diventando una cosa sola con la sua amata... e da lì continua a trasformarsi... Riguardo alla solitudine di cui scrivi, posso capirti... ho provato anche io nel passato il senso di vuoto di cui parli. P.S. Il mio punto di vista "migliore" è quello che mi ispira il buon Dio cara Amina! Con Lui nel cuore il senso di vuoto sparisce... con Lui si condivide IL progetto comune... Lui ci aspetta, ci viene a cercare e si siede ai piedi del nostro albero, sperando che ognuno di noi Lo prenda con sè*
4 commenti:
"Divenne capriolo, divenne pesce, divenne uomo e serpente, nuvola e uccello. In ogni forma però era intero, era una "coppia", aveva in sé luna e sole, uomo e donna, stava come stella doppia in cielo"
Grazie a Lucilla che me l'ha ricordato...)
sentirsi 'soli' e non 'coppia' è facile quando accanto a noi non c'è una persona con cui condividere un progetto comune. trovi sempre le parole migliori per guardare alla Vita da un punto di vista migliore di quello comune. grazie per condividerlo*
Amina, grazie a te. Mi dai diversi spunti su cui scrivere.
Il mio post è una dichiarazione d'amore, chiara, tonda... sincera. Il mio commento è tratto dalla "Favola d'amore" di Hermann Hesse che la mia amica Lucilla mi ha ricordato proprio mentre scrivevo il mio post! Non credo sia stata una pura coincidenza... per questo ho voluto parlare di Pictor, l'uomo-albero, convinto di essere felice perché solo, libero e senza legami di nessun tipo, che poi si rende conto che la sua vita non evolve, non cambia mai. E' l'incontro con "due occhi di fanciulla" che gli fa comprendere che la sua vita, per trasformarsi e per creare, ha bisogno dell'Amore. La fanciulla nel frattempo è presa dallo stesso struggente turbamento per lui e vuole unirsi alla solitudine di Pictor: si siede ai piedi dell'albero. Il loro desiderio si avvera: Pictor la prende con sè ed è così che si trasforma - PICTORIA! Vittoria! - diventando una cosa sola con la sua amata... e da lì continua a trasformarsi...
Riguardo alla solitudine di cui scrivi, posso capirti... ho provato anche io nel passato il senso di vuoto di cui parli.
P.S. Il mio punto di vista "migliore" è quello che mi ispira il buon Dio cara Amina! Con Lui nel cuore il senso di vuoto sparisce... con Lui si condivide IL progetto comune... Lui ci aspetta, ci viene a cercare e si siede ai piedi del nostro albero, sperando che ognuno di noi Lo prenda con sè*
P.P.S. per tutti: andate sul sito del blog e fate click sul titolo del post... c'è una sorpresa di note e di immagini per voi... :-)
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