Svincolarsi dalle catene del rumore e scoprire le nostre musiche sotterranee.
Pregare è aprire un passaggio, come si apre una chiusa o una diga;
aprire, nella trama dei giorni, delle finestre su Dio,
fino a rendere la nostra vita porosa, alla vita di Dio,
fino a creare una osmosi, uno scambio, un travaso di vita.
Pregare è indovinare la presenza dell'eterno Assente,
e sapersene meravigliare, saperla respirare.
Pregare è come voler bene.
E se leggendo di Dio come amico, anche solo per un istante hai sentito di voler bene a questo Dio, allora hai pregato. Allora queste pagine hanno raggiunto il loro scopo.Ermes
*... Può essere considerato invisibile o assente chi è così vicino al nostro cuore?...*
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