sabato 30 luglio 2011

Le stelle di Pieve

Le stelle sono tante,
milioni di milioni,
ma le stelle più belle
si vedono da qui*

venerdì 29 luglio 2011

La mia Terra (Attendere: infinito del verbo AMARE)*

Il porto di Livorno.
Ad alcuni potrà sembrare un luogo qualsiasi... insulso... anche bruttino.
Per me è il posto più bello del mondo.
Per me è il simbolo dell'attesa.
L'attesa quella bella, quella col cuore in gola, quella che un po' ti toglie il fiato.
Da tutta la mia vita quando aspetto qui, sono felice.
Ogni anno, più volte all'anno, appena arrivo respiro il profumo del mare e già mi sembra di respirare la mia isola bella.
Le ore di attesa qui le vivo con speranza, con gioia, con emozione: attendo l'inizio delle mie vacanze, la partenza della nave, la schiuma e il vociare dei marinai. Il cuore saltella nel petto, gonfio come un panino caldo.
Tutto sembra cominciare qui.
Quattro ore di navigazione, in cui danzano nella mente i ricordi di infanzia, come nel cielo danzano i gabbiani, mentre i delfini sembrano darci il benvenuto in questo angolo di Paradiso che è la mia terra.
La mia terra: tre parole che appena pronunciate evocano sapori, profumi, immagini tanto amate. E anche un po' di orgoglio per le mie radici.
Attendo di vedere le luci di Bastia, il profilo delle montagne, le braccia che mi accoglieranno al mio arrivo. Come sempre mi spunterà una lacrima sul viso, una lacrima d'amore e di felicità.
Come sempre penserò a mio nonno Antoine, al suo sorriso dolcissimo che tradiva sempre una grande emozione nel rivederci. Anche lui attendeva, al di là del mare. Ci aspettava puntualissimo, ci portava al paese non senza dirci la formula di rito "come sì 'ngrandata" ("come sei cresciuta") che ci faceva tanto ridere... Quando abbracciandolo annusavo il suo odore familiare potevo dire che le mie vacanze erano davvero iniziate. Mi manca tanto quell'abbraccio, ma lo sento ancora nel cuore, ogni volta che scendo dalla nave. In qualche modo so che lui mi aspetta sempre lì, seduto al solito posto e si alzerà agitando la mano, vedendomi arrivare sulla nostra isola.
La mia terra. Già la indovino, anche lei in attesa, dall'altra parte del mare.
Tra poco si salpa. Tra poco sarò a casa. Stringerò mani, rivedrò volti amati, riaccenderò il cuore, come quando ero bambina.
Aspetto, si, aspetto tutto questo piena di gratitudine.
Attendere... si... è proprio l'infinito del verbo Amare...

Cla* in partenza per la Corsica!!! :-)

mercoledì 27 luglio 2011

Arcobaleno*

In punta di piedi...
Saltelli tra una goccia di pioggia e l'altra, insieme a me...
Mi hai disegnato un arcobaleno sul cuore.

Cla*